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Fatti per le imprese

Pmi preoccupate, ma resistono

Indagine Cna tra artigiani e pmi: preoccupazioni sul fatturato nei prossimi mesi, ma tengono occupazione e investimenti

Pmi preoccupate, ma resistono

Tra le imprese bolognesi c’è preoccupazione per il futuro. Dal periodico sondaggio che Cna fa sulle imprese, se il 2018 ha fatto segnare un andamento positivo, le previsioni di artigiani e pmi sul 2019 hanno decisamente un segno meno rispetto al fatturato, una lieve contrazione rispetto agli occupati, un lieve rallentamento rispetto agli investimenti.

Per quanto riguarda i singoli settori, quelli che prevedono maggiori cali di fatturato sono le imprese della meccanica, dei trasporti, delle costruzioni. Maggiore tenuta invece per le imprese più legate ai servizi e al Made in Italy.

E’ in estrema sintesi quanto emerge dall’indagine realizzata da Cna su un campione di un migliaio di aziende appartenenti ad otto settori molto rappresentativi: produzione, moda, alimentare, costruzioni, impianti, autoriparatori, trasporti, benessere.

“Non ci sono visioni catastrofiche da parte delle imprese bolognesi, ma certamente per i prossimi mesi il pessimismo è dominante – commenta Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna -. Dunque, l’appello di Cna alle Istituzioni nazionali e locali è quello di essere molto attente alle imprese nel 2019, di sapere ascoltare le loro esigenze, di togliere ogni ostacolo allo sviluppo: dopo le crisi passate, un altro anno di default può essere molto pericoloso. Cna sta già facendo uno sforzo straordinario per garantire alle aziende tutte le opportunità, le consulenze, la tutela e le informazioni per affrontare con maggiore ottimismo i prossimi mesi”.

L’indagine nel dettaglio: occupazione e investimenti tengono
Analizzando nel dettaglio l’indagine, per quanto riguarda l’andamento del fatturato nel secondo semestre del 2018, il 46% delle imprese indica che è avvenuta una crescita, il 28% una diminuzione e il 34% una stabilità. Mettendo a confronto il risultato con lo stesso periodo del 2017, dodici mesi fa “solo” il 35% aveva fatto registrare un aumento di fatturato. La considerazione finale è dunque che il 2018 sia stata una discreta annata per artigiani e pmi bolognesi.

Come sarà invece il 2019? Le imprese per quanto riguarda la previsione sul fatturato dei prossimi sei mesi si dichiarano decisamente pessimiste: il 39% prevede una riduzione, nello stesso periodo dello scorso era solo il 15% a prevederlo. E se l’anno scorso il 23% prevedeva un aumento di fatturato, quest’anno solo il 12% prevede maggiori entrate per i primi sei mesi del 2019.

Migliori notizie decisamente sul fronte occupazione, a dimostrazione che come sempre il capitale umano è una risorsa strategica per le pmi: l’81% dichiara che manterrà stabile il suo organico, solo il 9% pensa a riduzioni ma l’8% prevede una crescita occupazionale nella propria azienda. Confrontando con dodici mesi fa, vinceva sempre la stabilità col 73%, però erano ben il 17% le aziende che prevedevano il segno più nell’occupazione.

Per il capitolo investimenti si registra invece un peggioramento, il 29% delle imprese intervistate dichiara infatti che per il momento rinvierà investimenti programmati, un anno fa erano solo il 17%. Comunque, se il dato di confronto non è premiante, quello complessivo è molto più rassicurante, in quanto il 62% conferma che gli investimenti programmati per il 2019 andranno in porto.

Ma cosa spaventa maggiormente le aziende bolognesi, che rendono loro così pessimiste? Decisamente è il clima di sfiducia generale che porta a perdere ottimismo, il 32% la pensa così, nel 2018 lo pensava il 20%. Altri fattori negativi sono rappresentati da una diminuzione degli ordini (17%) e dall’insolvenza dei clienti (13%). La stretta al credito continua a non essere il problema principale: lo è solo per il 6% oggi, lo era per l’8% l’anno scorso. Ma probabilmente anche perché le aziende stanno chiedendo in generale meno credito alle banche.

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